Crocchette o Pressati a freddo? Trova le differenze!

Le crocchette vengono sottoposte ad un processo tecnologico chiamato estrusione che ha molti vantaggi, il primo è quello di rendere più digeribili gli amidi ( per i quali i cani e i gatti non possiedono un corredo enzimatico completo), inoltre permette di modulare forma e dimensioni delle crocchette in modo da aumentarne l’appetibilità e facilitarne la prensione (in base alla specie o razza) ed infine l’ energia termica e meccanica alla quale vengono sottoposte le crocchette durante questo processo, rende il prodotto finale sicuro dal punto di vista sanitario.

Invece il processo tecnologico per creare i pressati a freddo (o pellettati), utilizza temperature più basse pertanto l’alimento non ha teoricamente bisogno di un addizione secondaria di quelle vitamine e minerali che sono termolabili (ovvero la cui quantità viene alterata dal calore) e ha una maggiore percentuale di umidità.

Ad oggi però non c’è nulla di pubblicato che dimostri i benefici superiori in termini di digeribilità o di qualità organolettiche del pressato a freddo rispetto alle crocchette.

Anzi abbiamo un problema ovvero:

per rispettare la normativa (che impone la cottura per la fonte proteica) e la fisiologia digestiva di cani e gatti (che impone la cottura degli amidi affinché essi possano essere digeribili), per creare un pressato a freddo bisogna utilizzare materie prime sottoposte a cottura prima di venire “pressati a freddo”.

Quindi se un produttore di pellettati nel rispetto della legge e della fisiologia animale utilizza materie prime sottoposte precedentemente a un trattamento termico ad elevate temperature, quali sono a questo punto le reali differenze?